I PRODOTTI DELLA VAL BRATICA

Da sempre l'uomo ha cercato di utilizzare i prodotti che la natura generosamente offre, in special modo le popolazioni montane che hanno fatto dello sfruttamento dei prodotti del sottobosco una loro prerogativa. Si tratta di usi che per lo più sono stati abbandonati, quando non del tutto dimenticati. Oggi pochissime persone fa ancora la farina di castagne, e pochi giovani sono in grado di riconoscere le bacche selvatiche e l'uso che se ne può fare. In Val Bratica, l'agricoltura locale è fatta da persone che abitano ed amano una terra aggrappata alla montagna; i loro prodotti sono in piccola scala, spesso hanno un sapore eccellente ed un elevato valore culturale ed ambientale, ma è raro che questo valore sia comunicato nei suoi molti aspetti ed è raro che il lavoro di queste persone sia compensato correttamente; eppure la base del prodotto dovrebbe essere definita proprio dal lavoro che occorre per produrlo e dal riconoscimento del suo valore complessivo.Quando si mantiene un bosco pulito, un prato integro o un pezzo di montagna che resta in piedi e non scivola a valle con la prima pioggia (questo è uno dei grossi problemi di questa valle), tutti ne traggono benefici; una pagina di cultura che può continuare ad essere apprezzata da tutti e la possibilità di conoscere ad assaporare prodotti che per tanto tempo hanno sfamato la gente di queste montagne e ancora vivono, anche se sbiaditi, nella memoria. Grazie a queste persone, vive una piccola economia locale, si conserva un lembo di montagna e si mantiene una cultura fatta di sapori antichi e pratiche millenarie; alcuni prodotti di questa valle, purtroppo, sono andati perduti altri ancora esistono non si sa fino a quando.

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In questo mondo moderno, in cui tutto è omologato e in cui tutti mangiano e bevono le stesse cose, il metodo di produzione industriale non rende merito ai sapori originari che solo la produzione artigianale è in grado di esaltare in giusta maniera.